Ivan Graziani - La Città Che Io Vorrei

 

E fra mattoni giallo oro, tetti cupi e balconate d'improvviso prende il volo uno stormo di colombe.
E un bambino in monopattino passa accanto a una fontana si ferma a bere per un attimo, son le dieci di mattina? Sì,
lo so che non è vero, sì lo so, ma son sincero. E non esiste più, non ritrovo più la città che io vorrei è scomparsa ormai, ingoiata ormai la città che io vorrei,
che vorrei? Esce come per incanto dal buio freddo di un portone una sposa tutta in bianco sorridente incontro al sole. E un signore sconosciuto dietro il verde di un cancello muove in segno di saluto una mano e se ne va? Sì, lo so che non è vero, sì lo so, ma son sincero. E non esiste più, non ritrovo più la città che io vorrei è scomparsa ormai, ingoiata ormai la città che io vorrei, che vorrei? E una madre, dolcemente accarezza piano piano il suo bambino sulla fronte? Sì, lo so che non è vero, sì lo so, ma son sincero. E non esiste più, non ritrovo più la città che io vorrei è scomparsa ormai, ingoiata ormai la città che io vorrei, che vorrei?